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ciccio115.
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Milan-Juve si giocherà sabato
Sarà lo stesso anche per Lazio-Udinese
Roberto Maroni, foto AP/Lapresse
Sono state anticipate a sabato Milan-Juve e Lazio-Udinese che si sarebbero dovuto disputare in contemporanea con gli altri match domenica alle 15. Come aveva anticipato il ministro Maroni si è voluto evitare qualsiasi contatto tra tifoserie. "Ciò consentirà una migliore gestione dell'ordine e della sicurezza e permetterà i festeggiamenti che la tifoseria della squadra che si aggiudicherà il titolo di campione d'Italia effettuerà a Milano o Roma".
Dopo i disordini causati dalle tifoserie di Juventus e Napoli, il Casms (Comitato analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive), riunitosi successivamente, ha rivalutato le determinazioni già assunte per Milan-Juventus e Sampdoria-Napoli.
Per Milan-Juve è stato disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Piemonte, con vendita di un solo tagliando per il settore ospiti e l'annullamento di tutti i tagliandi eventualmente gia' venduti ai residenti nella Regione Piemonte.
Per Sampdoria-Napoli, la vendita dei tagliandi ai soli residenti nella Regione Liguria, con possibilità di acquisto di due tagliandi agli abbonati della Sampdoria, anche in favore di cittadini non residenti nella Regione Liguria e annullamento dei tagliandi eventualmente gia' venduti in contrasto con la determinazione odierna.. -
AlexDelPiero6unico.
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Non sono d'accordo sulla mancanza di contemporaneità tra le partite... . -
ciccio115.
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Si è quello che ho pensato anche io appena sn venuto a conoscenza della news......anche se ormai resta da decidere solo lo scudetto era meglio giocavano tutte insieme le partite...... . -
delpierina93.
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CITAZIONE (ciccio115 @ 11/5/2010, 23:33)Si è quello che ho pensato anche io appena sn venuto a conoscenza della news......anche se ormai resta da decidere solo lo scudetto era meglio giocavano tutte insieme le partite......
hai ragione!!. -
AlexDelPiero6unico.
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Si infatti è bello che almeno l'ultima giornata venga disputata contemporaneamente tra tutte le partite! non ricordo di anni passati in cui si sia fatto così... . -
delpierina93.
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Sono 22 i convocati per l’ultima di campionato
Per la gara di sabato sera con il Milan, ultima del campionato 2009/10, Alberto Zaccheroni ha convocato 22 bianconeri.
Restano a Torino Sissoko, Grygera, Giovinco e Chimenti. Disponibili tutti gli altri
Ecco l’elenco completo dei convocati.
1 Buffon
2 Caceres
3 Chiellini
4 Felipe Melo
5 Cannavaro
6 Grosso
7 Salihamidzic
8 Marchisio
9 Iaquinta
10 Del Piero
11 Amauri
13 Manninger
15 Zebina
16 Camoranesi
17 Trezeguet
18 Poulsen
26 Candreva
27 Paolucci
28 Diego
29 De Ceglie
33 Legrottaglie
44 Piccolo
juventus.com. -
Sò_-Juve nell'anima-.
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finalmente questa stagione orrenda sta volgendo al termine.. . -
ciccio115.
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Festa Milan per Leonardo: 3-0
Juve inesistente, show rossonero
Ronaldinho e Antonini
Il Milan saluta Leonardo e il campionato 2009/10 con un 3-0 alla Juventus. A San Siro, fin dall'inizio, cori e striscioni per il partente tecnico, premiato dai suoi con una prestazione brillante, fin troppo facile di fronte a una squadra senza nerbo, incapace di reagire al gol di Antonini (14') e alla doppietta di Ronaldinho (28' e 66') che hanno fissato il punteggio. Nel 1° tempo, rischio sospensione per petardi sparati dalla curva juventina.
LA PARTITA
Se la meritava, Leonardo, un'avversaria come questa Juventus per la sua passerella finale a San Siro. La squadra - eufemismo - perfetta per un'ultima serata rossonera vissuta con tutti gli ingredienti che piacciono all'ormai ex-tecnico rossonero: le emozioni, la gioia, gli abbracci, i sorrisi. E, dulcis in fundo, un calcio per certi versi falso, utopico, libero da qualsiasi briglia tattica, da un minimo di cattiveria agonistica. L'ultimo 4-2-fantasia di "Leo", in queste condizioni e con questo opponente, ha fatto faville, con Ronaldinho grande maestro di cerimonie per il tecnico che è stato l'artefice del suo ritorno a livelli degni della sua immensa classe.
Due gol facili facili, per il destro prezioso del Gaucho, piazzati come candeline sulla torta per Leonardo messa in forno da Antonini, uno dei fedelissimi del tecnico che se ne va. Il suo gol al secondo blitz di numero azzera da subito il residuo orgoglio juventino, espresso in un avvio in cui Iaquinta e Candreva hanno sprecato le opportunità per dare lo zuccherino a una tifoseria che, subito dopo l'1-0 del terzino rossonero, cerca di concedere l'osceno bis dello show già visto col Parma. Petardi a ripetizione, cori, oggetti gettati verso il settore sottostante occupato da milanisti: il match va veramente a un passo dalla sospensione. Non si verifica, per fortuna: ma forse pensano di sì i bianconeri in campo, belle statuine persino di fronte al solito Milan più abile a ricamare che a correre. Grosso impacchetta il 2-0 di Ronaldinho, Cannavaro - al suo fianco - ne combina più di Bertoldo, il centrocampo (anche senza i reprobi Diego e Melo), è impubblicabile. Brutto, al di là di una situazione ormai chiara da settimane, vedere maglie così gloriose vagare senza senso, senza guida, senza voglia.
La ripresa, è accademia davvero inedita per un match con la storia e il prestigio di Milan-Juve. San Siro, più che per il 3-0 di Dinho, si scalda e commuove per Nesta che rientra in campo, per Favalli e Dida giustamente salutati con una standing ovation al termine della loro lunga e vincente (specie per il portiere brasiliano) esperienza in rossonero. Ma il cuore dei milanisti batte soprattutto per Leonardo: che saluta, abbraccia quelli che escono, lo staff, i giocatori, idealmente tutti quelli che sono stati i suoi tifosi per 13 anni. Raggelante, di contro, l'agonia juventina, un count-down esasperato verso la fine, gli spogliatoi, la cancellazione di questa stagione che fa sprecare, per totale assenza di testa, l'ampia possibilità di segnare almeno un gol che renda meno pesante il 6-0 complessivo incassato dal Milan tra andata e ritorno. Due sigle finali totalmente diverse, come era lecito immaginare. E da lunedì è futuro per entrambe: paradossale che, a giudicare da striscioni e prese di posizione, le parti si invertano, con i fidanzati della Signora speranzosi nella "new wave" agnelliana, coadiuvata dall'opera di Marotta e, a quanto pare, di Delneri. I milanisti, invece, sonoi preoccupati - o peggio - dall'assenza di una rotta e di personaggi in grado di gestire le transizioni: uno, con gli occhi lucidi, l'hanno appena salutato.
LE PAGELLE
Antonini 7 Un anno da ricordare, per questo onesto, onestissimo giocatore che non è un fenomeno e nemmeno qualcosa che gli somiglia, ma che si è messo a disposizione della squadra e dell'allenatore che gli ha chiesto di coprire un ruolo non suo (è destro, tanto per cominciare). Ha compiuto sicuri progressi e non si ricorda una volta che sia uscito dal campo sfiatato o rotto: giusto anche ricordare che pure lui, nel suo momento migliore, è mancato al Milan insieme a Pato e Nesta. Il gol alla Juve, primo in maglia rossonera, è un premio strameritato.
Pato 6,5 Ancora un po' sferragliante (e un filo cicciottello...) dopo il lungo stop, ma ha voglia di giocare, scattare e segnare: purtroppo per lui, viene spesso preso in consegna anche con le cattive da Chiellini, l'unico difensore in servizio tra i bianconeri. Un paio di buone conclusioni, qualche spunto felice, altri meno.
Grosso 4 Al mondiale sudafricano, in compenso, andrà l'omologo di Antonini in maglia bianconera: Fabio Grosso. E' in condizioni disastrose e, siccome se ne rende conto, appare confuso e scosso anche nelle cose più semplici. Regala il 2-0 a Ronaldinho e, in fase difensiva, ne combina ben altre.
Cannavaro 4,5 Vedi Grosso, con l'unico alibi di una inesistente protezione da parte dei suoi centrocampisti, a cominciare dal Poulsen più tenero di tutti i tempi. L'1-0 di Antonini è figlio di un anticipo che lui sogna come ai bei tempi, ma che cicca completamente. Sempre in difficoltà dietro, viene salvato a più riprese da Chiellini.
Zaccheroni 4 Chiude la sua ultima esperienza su una panchina importante nel modo peggiore, completamente soverchiato dall'anarchia e dal disimpegno dei suoi giocatori. Spedire in tribuna Felipe Melo e Diego non gli è bastato: avrebbe dovuto farlo anche con qualcun altro, ma non avrebbe affrontato in 11 questa partita che lui, a ogni modo, gestisce molto male. Cannavaro e Iaquinta, con gesti inequivocabili, non mancano di farglielo notare. Nega l'ultima ribalta juventina a un simbolo come Trezeguet: forse gli vuole evitare un'umiliazione. Che disastro.
Leonardo 8 Voto all'uomo, alla stagione, ai sorrisi, ai saluti, all'emozione contenuta in termini assolutamente controllati. Voto otto anche all'abbraccio con Antonini che suggella in maniera esemplare il rapporto costruito con molti giocatori, specie quelli meno da copertina. Allenatori capaci di tenere in linea di galleggiamento il Milan se ne possono trovare altri; uomini di simile stile, professionalità e "milanismo" molto, molto difficilmente.
Andrea Saronni
IL TABELLINO
MILAN-JUVENTUS 3-0
Milan (4-2-1-3): Dida 6 (42' st Abbiati sv); Zambrotta 6, Thiago Silva 6,5, Favalli 6 (16' st Nesta sv), Antonini 7; Gattuso 6,5, Pirlo 6,5; Seedorf 5,5; Pato 6,5, Borriello 6, Ronaldinho 7 (25' st F.Inzaghi sv). A disposizione: Abate, Jankulovski, Mancini, Huntelaar. All.: Leonardo
Juventus (4-3-1-2): Buffon 6 (1' st Manninger 6); Zebina 5,5 (31' st Caceres sv), F.Cannavaro 4,5, Chiellini 6, Grosso 4; Salihamidzic 6 (1' st Camoranesi 5), Poulsen 4, Marchisio 5,5; Candreva 5,5; Iaquinta 5, Del Piero 4,5. A disposizione: Legrottaglie, Paolucci, Amauri, Trezeguet. All.: Zaccheroni
Arbitro: Trefoloni
Marcatori: 14' Antonini (M); 28' Ronaldinho (M); 21' st Ronaldinho (M)
Ammoniti: Gattuso (M), Cannavaro (J), Grosso (J), Ronaldinho (M)
15 maggio 2010
Juventus: Zac 'Speravo in qualcosa di piu''
Il tecnico bianconero si aspettava qualcosa di diverso dai suoi giocatori: 'Gara in linea con le ultime prestazioni'
Alberto Zaccheroni lascia la Juventus dopo l'ennesima sconfitta, la sedicesima stagionale. Le sue parole, ai microfoni di Sky, sono quelle di uomo amareggiato per la sconfitta ma, soprattutto, per non aver visto ciò che aveva chiesto ai suoi giocatori: 'La partita è stata in linea con le ultime prestazioni. Speravo in qualcosa di diverso ma così non è stato – continua il tecnico – Abbiamo sbagliato e una volta in svantaggio non c'è stata più partita. Avevo chiesto una prestazione diversa ma il campo ha dimostrato altro. E' un momento difficile soprattutto dal punto di vista psicologico a causa di tutte le vicissitudini degli ultimi tempi'.
Infine una battuta sul prossimo allenatore bianconero: 'Non so se Delneri sarà il prossimo tecnico. Se sarà lui, che è abituato a giocare col 4-4-2, dovrebbe trovare un ruolo a Diego'.
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Per la partita di ierì sera si è visto che la squadra è altamente modesta che sfiora il ridicolo con del resto un modesto allenatore, i giocatori non hanno testa, non hanno gambe, sbagliano gol facilissimi, perdono le palle in maniera incredibile, sbagliano passaggi normalissimi, non marcano mai l'uomo e non riescono mai a togliere la palla all'avversario anzi se gliela tolgono gliela ridanno, in 24 anni non ho mai visto una cosa del genere . -
Iry*delpierina94*.
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finalmente è finita! . -
AlexDelPiero6unico.
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L'analisi della partita di firestorm è proprio corretta, purtroppo è questa la realtà .