Riccò:L'inferno continua...

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  1. Sciupo89
     
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    LAVELANET (Francia), 17 luglio 2008 - Riccardo Riccò è ancora in stato di fermo nel quartier generale di Mirepoix, un paesino di poco meno di 4.000 abitanti nel dipartimento di Ariege. Alle 18 il procuratore della Repubblica, Antoine Le Roy, terrà una conferenza stampa a Foix nella quale verranno chiariti gli aspetti penali della vicenda (in Francia il doping è un reato). Con il corridore, al momento, ci sono solo un legale e un interprete. Non è chiaro se e quando verrà rilasciato.
    SU L'EQUIPE - La notizia è apparsa alle 12.26 tra le news del sito de L'Equipe: "Riccardo Riccò positivo ai controlli antidoping. Tracce di Epo di terza generazione nelle sue urine".
    CHOLET - I controlli si riferiscono alla cronometro individuale disputata l'8 luglio scorso a Cholet. La conferma arriva da Pierre Bordry, presidente dell'Agenzia francese della lotta al doping, l'unico organo accreditato dall'Aso, che da questa edizione ha estromesso l'Uci: "Le tracce di Epo di terza generazione sono state trovate negli esami svolti dopo la quarta tappa". Nella stessa frazione fu riscontrata la positività di Dueñas della Barloworld, che però è stato fermato ieri e che ha lasciato solo oggi all'ora di pranzo la Gendarmerie di Tarbes in libertà condizionata per tornare in Spagna insieme ai fratelli. Quanto a Beltran, lo spagnolo della Liquigas, non aveva superato i test già l'11 luglio.
    INTERROGATO - Il modenese, che prima della 12ª tappa era nono in classifica con 2'29" di ritardo dalla maglia gialla, aveva vinto due tappe: quella di Super Besse il 10 luglio, e quella di Bagneres-de-Bigorre, quattro giorni dopo. L'atleta è stato raggiunto dalla gendarmeria nel van della Saunier Duval, prima della partenza della dodicesima tappa, e portato via a bordo di un'auto della squadra per essere interrogato mentre la folla lo copriva di fischi e insulti. E' stato interrogato a lungo visto che per la legge francese è un reato penale il traffico di prodotti dopanti (non certo l'assunzione) con pene fino a 5 anni e multe fino a 75mila euro.
    RITIRO IN BLOCCO - Tutta la Saunier Duval-Scott, ha deciso di non partire per protesta nella 12ª tappa, la Lavelanet-Narbonne di 168,5 chilometri, ritirandosi dal Tour de France e sospendendo ogni attività agonistica in Francia e negli altri Paesi. Il direttore della Grande Boucle, Cristian Prudhomme, terrà una conferenza stampa dopo la tappa odierna.
    IL CERA - L'Agenzia francese per la lotta al doping aveva già testato il corridore della Saunier Duval-Scott diverse volte, tre prima della partenza e una dopo l'arrivo solo nella prima settimana della Grande Boucle. Riccò avrebbe utilizzato il CERA, attivatore continuo dei recettori dell'eritropoietina ma sembra che le ultime analisi condotte dall'AFLD abbiano evidenziato livelli anomali di ematocrito ed emoglobina per un totale di 20 atleti iscritti.
    "CATASTROFE" - "Quando l'ho sentito ero in macchina e non avevo parole. La prima sensazione era quella di mollare tutto e andare a casa. Il ciclismo è la mia vita, ma queste cose mi hanno fatto perdere passione, gioia di vivere e passione per il mio lavoro". È un Pietro Algeri affranto quello che commenta, ai microfoni di Eurosport, la notizia della positività di Riccardo Riccò alla Cera, l'Epo della terza generazione. "È più di una sorpresa - ha commentato il general manager della Saunier Duval, squadra del corridore modenese che ha deciso di abbandonare il Tour de France -. Tutta la squadra aveva lavorato alla grande. È una cosa catastrofica".
    L'ACCUSA DI KIRCHEN - "Se dovesse essere confermata, sarebbe una notizia terribile per la nostra squadra", ha detto lo spagnolo Juan Josè Cobo, secondo dietro Leonardo Piepoli nella tappa di Hautacam e ottavo in classifica generale. Durissimo il commento di Kim Kirchen, che ha vestito la maglia gialla proprio fino al giorno della doppietta Saunier: "Non mi sorprende che sia capitato a Riccò". Romain Feillu, che ha anche vestito la maglia gialla, ha aggiunto senza pietà: "E' arrogante, nessuno lo ama in gruppo". George Hincapie esprime più saggiamente preoccupazione: "È uno shock. Riccò era uno dei corridori faro e ciò che è successo non può che provocarmi dispiacere. Penso che adesso sarà difficile per il ciclismo ritrovare consensi".
    IL TOUR VA AVANTI - La dodicesima frazione è stata vinta in volata da Mark Cavendish. Alle 13.24 è stato dato il via: 159 i corridori rimasti. Nibali indossa la maglia bianca di miglior giovane, Sebastian Lang quella di miglior scalatore. Entrambe erano di Riccò fino a questa mattina.
    gasport (gazzetta dello sport)



    Comment:è una tragedia per lo sport,per l'uomo stesso e per la gente;ci avevi fatto sognare Riccò anche se puoi sembrare antipatico,L'Italia intera stava riscoprendo il ciclismo....ed invece no,a parlarne viene da piangere,L'Italia rimane zitta ed incassa il colpo, in questa brutta giornata d'estate....

    è la fine..... :( :( :( :( :( :(
     
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  2. Concy10
     
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    ho seguito il ciclismo solo all'epoca di pantani (un anno passarono dalla mia citta :P davanti alla finestra della mia classe :sisi: ) e qualche volta il tour de france con armstrong...è uno "sport" che non mi piace moltissimo e ormai non si può più definire nemmeno sport
     
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  3. AlexDelPiero6unico
     
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    CITAZIONE (Sciupo89 @ 17/7/2008, 17:56)
    Comment:è una tragedia per lo sport,per l'uomo stesso e per la gente;ci avevi fatto sognare Riccò anche se puoi sembrare antipatico,L'Italia intera stava riscoprendo il ciclismo....ed invece no,a parlarne viene da piangere,L'Italia rimane zitta ed incassa il colpo, in questa brutta giornata d'estate....

    è la fine..... :( :( :( :( :( :(

    Purtroppo il ciclismo ci ha abituato a tutto questo...è davvero terribile che uno sport così bello possa essere macchiato in questo modo! image
     
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2 replies since 17/7/2008, 17:56   81 views
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