Siena cala il poker.Regina per il 4° anno

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  1. AlexDelPiero6unico
     
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    Siena cala il poker
    Regina per il 4° anno


    Il Montepaschi vince 93-69 in casa di Milano, si aggiudica 4-0 la finale scudetto e conquista il quarto scudetto consecutivo. Un’impresa che non riusciva a nessuno da 50 anni. McIntyre mvp con addio: lascerà Siena

    ASSAGO (Mi), 19 giugno 2010 - Siena vince 93-69 in casa di Milano, si aggiudica 4-0 la finale scudetto e conquista il quarto scudetto consecutivo. Un’impresa che non riusciva a nessuno da 50 anni, a coronamento di un ciclo spettacolare che pone la squadra toscana a livello della grande Ignis Varese, della Milano anni 80 e della Virtus Bologna di Messina. E’ mancato, almeno finora, il successo in Eurolega, ma il dominio nelle competizioni domestiche è stato assoluto e le 21 partite consecutive vinte di playoff sono solo una delle mille cifre che si potrebbero prendere per giustificare coi numeri la superiorità senese. “Contro tutto e contro tutti” è stato il motto di Pianigiani che lamenta un movimento alla naturale ricerca di un ricambio al vertice. In realtà è stato solo un piccolo artificio motivatore a coronamento di un altro campionato quasi perfetto: l’Mps ha sì l’organico più forte del campionato, ma l’abissale differenza tra Siena e il resto del gruppo è frutto solo della squadra meglio allenata d’Italia e della società meglio gestita d’Italia.

    T-MAC SHOW — Bucchi prova a cambiare qualcosa mettendo Mancinelli in quintetto al posto di Mordente, Pianigiani invece non cambia nulla e la sua splendida macchina da basket continua a macinare gioco che è una meraviglia. Dopo 4’30” Siena conduce 20-11 e McIntyre ha già 14 punti all’attivo senza errori al tiro e 15 di valutazionie i 9000 del Forum (tra cui anche Danilo Gallinari e Marco Belinelli) non possono che alzare gli occhi al cielo e abbozzare un applauso. Milano si appoggia su qualche iniziativa di Mancinelli e sulla lucidità offensiva di Maciulis per non affondare. Quando al 7’ McIntyre sbaglia la prima tripla svanisce il sogno di emulare la celebre notte del 10/10 da 3, Milano sfrutta un paio di difese rilassate dell’Mps e rientra a -2 (19-22). La realtà è che Siena ha un’incredibile capacità di produrre ottimi tiri, ad alta percentuale, e a fine primo quarto è di nuovo a distanza di sicurezza sul 26-19.

    MILANO REAGISCE — Milano scende fino a -10, poi con Monroe e Mordente precisi dalla distanza e un approccio più aggressivo in difesa (con Monroe a controllare T-Mac) rientra fino al 34-36. Bulleri butta via un paio di palloni clamorosi (sue 5 delle 10 palle perse di Milano a metà gara), ma con lui al timone il ritmo dell’attacco è tutta un’altra cosa rispetto a Finley. L’approccio dell’AJ è comunque molto diverso da quello di gara-3 e quando il clima si surriscalda anche Siena dimostra di essere attaccabile, cosa impossibile se si accetta la sfida sull’esecuzione dei giochi a difesa schierata. Monroe punisce dall’arco tre volte, Mancinelli è al servizio dei compagni e Maciulis finalizza con regolarità. Quando Sato esce a prendere fiato l’impatto offensivo della Mps scende, complice un Hawkins meno efficace del solito, e sono Stonerook e Lavrinovic a garantire ai toscani il vantaggio 47-44 al riposo.

    VOLA SIENA VOLA — Per una volta Siena non uccide il match appena tornata in campo. Però l’AJ, no nonostante Mancinelli e Rocca facciano ottime cose, ci mette del suo: prima Hall sbaglia la schiacciata del 52-54 e poi sul 54-57 Bucchi prende un tecnico che McIntyre (Mvp delle finali), forse all’ultima recita in bianco verde, converte in cinque punti. Dopo 27’ siamo 67-55 per Siena e fa un po’ specie che Monroe, eccellente fino ad allora, abbia visto dalla panchina i buoi fuggire dalla stalla. Dopo 30’ minuti il tabellone recita 71-57, l’impressione è che i giochi siano quasi fatti. Bulleri (1/12 da 3 nelle finali) spara a salve le ultime cartucce di una stagione giocata sopra le aspettative e quando mancano poco più di 8 minuti alla fine anche Giorgio Armani lascia l’impianto. I due obiettivi dichiarati di inizio stagione (Top 16 di Eurolega e un almeno un successo in finale) sono stati falliti e a chi è abituato a vincere in tutti i campi deve risultare indigesto vedere la rivale fare festa in casa propria. Intanto Siena gioca concentrata fino quasi alla fine e dilaga: la parola campioni potrebbero davvero tatuarsela tutti sul petto senza che risulti fuori luogo. La Montepaschi conquista il quinto scudetto della sua storia, la pallacanestro italiana – nell’attesa di trovare una rivale all’altezza – può soltanto applaudirla.

    Milano: Maciulis 13, Mancinelli 12, Rocca 12
    Siena: McIntyre 28, Sato 16, Lavrinovic 15.

    Guido Guida


    fonte: Gazzetta dello Sport

    :clap: Siena! sono i dominatori assoluti!
     
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0 replies since 19/6/2010, 22:20   6 views
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