Intervista a Donadoni

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  1. Delpierina10
     
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    Donadoni: "Niente porte chiuse ma Del Piero dimostri di valere il posto"
    «Nesta? Conta come gioca, e anche la coerenza. Sogno una squadra capace di vincere ovunque. Come il Milan di Sacchi e Capello»


    MARCO ANSALDO, INVIATO A MILANO
    Il mio sogno è che l’Italia diventi una squadra capace di pensare sempre in grande, come lo era il mio Milan con Sacchi e con Capello. Una squadra che senta di poter vincere ovunque, anche quando non ci riesce». Dentro San Siro, dove il ct ha fissato l’appuntamento, è più facile ripensare al passato di cui quello stadio fu il teatro e il Dunadùn un grande attore. Per lui è stata una notte tormentata come altre e dolce come poche. Nel viaggio da Glasgow, di notte, la Nazionale ha mollato i freni che sembrava il ritorno da Dusseldorf, con la Coppa del Mondo nella stiva: qualcuno si è sbronzato come uno scozzese, gli scherzi hanno portato via le tensioni. Può sembrare una festa esagerata per una vittoria che è soltanto una tappa intermedia verso l’Europeo, però bisogna calarsi nel momento. Dentro o fuori. E l’Italia è rimasta dentro, ha cacciato le paure, ha realizzato una svolta. «Non ho dormito molto - confida Donadoni - colpa dell’adrenalina che non riesco più a sfogare tirando calci al pallone. Eppure era la notte giusta per conciliare il sonno: non perchè la partita abbia fatto dormire ma perchè finalmente è arrivata la tranquillità».

    Sarà una squadra capace di pensare in grande anche all’Europeo?
    «Quello è il punto di arrivo. Andremo per vincere, come abbiamo sempre pensato di fare: mi preoccupa soltanto che nell’euforia per questa vittoria storica si voli a mezzo metro da terra e molti pensino che sarà tutto facile».

    Non crede che la Nazionale, dopo il Mondiale e dopo Glasgow, abbia una nuova sicurezza dei propri mezzi?
    «Ma l’Europeo non è più semplice del Mondiale. Mancano l’Argentina e il Brasile però c’è il meglio del calcio ed è un torneo che ti tuffa subito nelle difficoltà, mentre nella prima fase del Mondiale trovi avversari che ti permettono di ambientarti».

    Come immagina i mesi che l’attendono?
    «Da qui a febbraio non ci sono partite però ho detto ai miei collaboratori che dovremo lavorare moltissimo per conoscere, per studiare. Sono mesi fondamentali. E aspetto con gioia il mese di preparazione in cui avrò la squadra: finalmente farò l’allenatore che è diverso da fare il ct. Ricordo che lo disse anche Lippi, spiegando i segreti della vittoria in Germania».

    Il gruppo è questo o c’è spazio per qualche recupero?
    «Non chiudo mai le porte in faccia. L’ho dimostrato con Panucci, che è diventato un uomo importante per noi. Ci eravamo persi di vista però è stato come se ci fossimo lasciati il giorno prima».

    Del Piero e Cassano restano in corsa?

    «Del Piero mi ha mandato un messaggio prima della partita e uno dopo. Cassano ha fatto lo stesso dopo la vittoria ma non ve lo leggo perchè è un po’ colorito. Non sono gesti ruffiani di chi vuole tenermi buono per l’Europeo. Sono la dimostrazione dello spessore umano di questi ragazzi».

    Eppure lei passa come il ct che ha cancellato Del Piero.
    «No. Aspetto da lui come da altri un segnale: dipende da loro dimostrarmi con i fatti che meritano il posto in Nazionale che io non garantisco a nessuno per ciò che ha dato in passato».

    E se Nesta le dicesse che è di nuovo disponibile?

    «Contano sempre le prestazioni però bisogna anche seguire una linea dritta, quella della coerenza».

    In tanti si ricandidano. Persino Vieri.
    «E’ migliorato rispetto ai momenti difficili ma ci sono i giovani che non possiamo trascurare e dobbiamo far crescere perchè sono il futuro: Pazzini, Montolivo, Rosina, Palladino, Nocerino».

    Da Gattuso a Buffon, alcuni suoi giocatori non hanno nascosto il dispiacere per aver aiutato Domenech. E lei?

    «Francamente aver fatto un favore alla Francia non mi indispettisce come Gattuso nè mi rallegra: noi abbiamo pensato soltanto ai fatti nostri».

    Gattuso ha anche detto che questa vittoria sarà sfruttata per coprire tanti problemi italiani. Del calcio e no.

    «Se si utilizza il nostro veicolo per far scivolare via tutto ci sarà da pensare male degli italiani. E mi dà fastidio che si pensi che la Nazionale ha bisogno di un morto o di un processo megagalattico sugli imbrogli per tirare fuori il meglio di sè. È un brutto segnale se il Paese ragiona in questo modo. Ora bisogna comportarsi diversamente. Se sabato c’è stata una lezione è quella dei 50 mila scozzesi in piazza dopo un’eliminazione, magari ubriachi ma festosi, senza vetrine sfasciate e bus distrutti. E hanno trascinato con loro anche i tifosi italiani»

    Lastampa.it

    Resto sempre dell'idea che nn riesco a capire cosa ci faccia ancora Donadoni sulla panchina della Nazionale...
    -_- <_<
     
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  2. juventina...
     
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    Idem....sn pienamente d'accordo cn Sara....!!!!
     
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  3. fenomenalex10
     
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    Donadoni l'ha scelto guido rossi e albertini.............................e qui dico tutto!!!!!!!!!!
     
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  4. Lionel Messi
     
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    donadoni è un buon allenatore..mica lo criticate solo xke non convoca del piero??? :lol2fr2.gif:
     
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  5. Concy10
     
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    CITAZIONE (Lionel Messi @ 26/1/2008, 19:16)
    donadoni è un buon allenatore..mica lo criticate solo xke non convoca del piero??? :lol2fr2.gif:

    no..ti sei risposto da solo :perchè è un BUON allenatore e niente +...non certo un grande allenatore degno di allenare la squadra campione del mondo -_-
     
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  6. Juventinissima83
     
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    Concy e tu lo rispondi pure?Mi ha bannato nel suo forum xkè sono juventina,figurati..A parte il fatto che Alex è sempre stato convocato a parte l'ultima volta,non ha certo bisogno della carità di nessuno,sta dimostrando sul campo di meritare la Nazionale..
     
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5 replies since 19/11/2007, 15:20   115 views
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