Intervista a Peruzzi:«Del Piero tornerà azzurro»

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  1. Concy10
     
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    Intervista all’ex portiere di Juventus e Lazio, oggi assistente del ct PERUZZI «Penso che alla fine Lippi lo chiamerà. Buffon è meglio di Julio Cesar»
    «Con il Chelsea è dura, ma se la Juve passa può arrivare in finale. La coppa Italia può essere un buon inizio»


    FILIPPO CORNACCHIA
    ANGELO PERUZZI, Lazio e Juventus giocano la semifinale d’andata di coppa Italia. Lei quel trofeo l’ha vinto con entrambe le maglie (Juve nel 1995, Lazio nel 2004).
    «Due emozioni diverse: con i bianconeri si aprì un ciclo, con i biancocelesti, e proprio in finale contro Del Piero, fu un gran risultato visti i problemi societari. Oggi la finale interessa a tutte e due. La Juve ha ancora la Champions e, toccandosi, la coppa Italia sarebbe comunque una bella occasione se i bianconeri dovessero uscire dall’Europa».

    Per voi nel 1995 fu uno dei primi tasselli, l’anno dopo arrivò perfino la coppa dei Campioni...

    «Da noi la coppa Italia è un po’ sottovalutata, ma rimane un trofeo vero. Vincere una coppa crea autostima e convinzione, indispensabili per arrivare a grandi successi. Per noi fu un inizio, potrebbe esserlo anche per questa Juventus ».

    Dall’altra parte ci sarà una Lazio che, dopo un periodo difficile, sembra essersi ritrovata.

    «La squadra di Rossi ha grandissime potenzialità: e in una partita secca può battere chiunque. Ora sta pure bene: non ha stelle ma è un gruppo che può far male».

    Coppa Italia a parte, la Juventus domenica ha rosicchiato due punti all’Inter. Scudetto ancora possibile?

    «Una rimonta mi sembra difficile. I sette punti di vantaggio dell’Inter sono tanti, la squadra di Mourinho sembra avere il destino nelle sue mani. I bianconeri, però, ci proveranno fino alla fine, com’è nel dna del club».

    Quindi ha ragione Gigi Buffon a dire che bisogna concentrarsi sulla Champions League?

    «Le partite secche sono sempre un’occasione, anche per questa Juve. Però il ritorno col Chelsea non sarà una passeggiata, gli inglesi hanno imparato a difendersi fuori casa come noi italiani...».

    Juve sfavorita contro il Chelsea?

    «Sia chiaro: ho detto che sarà dura, ma i bianconeri hanno tutto per passare il turno. E arrivassero ai quarti, per giunta dopo aver battuto il Chelsea, convinzione e autostima aumenterebbero. A quel punto la finale di Roma sarebbe possibile».

    Finale a Roma, che lei ha giocato e vinto nel 1996. Vede delle somiglianze?

    «Fatico a fare dei paragoni, non vivo dentro lo spogliatoio attuale. Penso ci sia solo Del Piero della mia squadra: lui comunque è fantastico, passano gli anni ma è sempre protagonista».

    Però in Nazionale, dove nello staff c’è anche lei, Lippi non lo chiama...

    «Mah, penso che alla fine lo vedrete ancora con l’Italia...».

    Ultimamente sono piovute un po’ di critiche su Buffon. Molti sostengono che ora il vero numero non sia l’azzurro ma Julio Cesar del-l’Inter.

    «Julio Cesar è molto bravo, ma per me il più forte resta Gigi. Le critiche nei suoi confronti erano eccessive: dopo tre mesi d’inattività non si può pretendere che, pronti e via, sia subito il vero Buffon. E, soprattutto, non si può fare il confronto tra un portiere che gioca con continuità (Julio Cesar) e uno appena uscito da un infortunio (Buffon)».

    Negli ultimi due anni Buffon non ha avuto molta fortuna sotto l’aspetto fisico. La Juve si deve preoccupare?

    «Non credo, sono stati due anni atipici. Gigi è uno che di solito non salta mai una partita. E poi la Juve come vice ha Manninger, che ha confermato quanto di buono aveva fatto a Siena».

    Si sbilanci, quali sono in questo momento i tre portieri più forti in Europa?

    «Buffon, Julio Cesar e Cech».

    Due stranieri su tre: allora ha ragione Zoff quando dice che adesso in Italia “manca la materia prima”?

    «Io non la penso così. In giro ci sono dei giovani bravi, il problema è che in Prima e Seconda divisione, in B e anche in A i club rischiano poco. Invece andrebbero buttati nella mischia, dandogli la possibilità anche di sbagliare».

    Ha già delle idee sui possibili eredi di Buffon?

    «Marchetti del Cagliari e Curci del Siena stanno disputando un bel campionato. Mi hanno detto un gran bene di Fiorillo, il gioiellino della Samp: io l’ho visto solo mezz’ora la scorsa estate e l’impressione è stata buona. Ma segnatevi anche Colombi (classe 1991) della Primavera dell’Atalanta».

    Ci tolga una curiosità: Amelia ha responsabilità sull’eurogol di Mascara?

    «Direi proprio di no. Marco era nella posizione giusta, visto che il Palermo difende a zona. Come si fa a dargli delle colpe se Mascara indovina il tiro della domenica?».

    Di portieri si parla tanto anche in casa Lazio. Lotito ha più volte detto che su Carrizo, tra gli altri, avevate garantito sia lei sia Ballotta...

    «Dice così perché Carrizo sta faticando. Diversamente avrebbe detto che lo aveva visto solo lui... La mia opinione comunque non cambia: è un buon portiere e non dimenticate che è il numero uno dell’Argentina e contro la Francia l’ho visto fare grandi parate. Il problema è che a Roma l’hanno presentato come il nuovo Buffon, non come un buon giocatore che affronta per la prima volta nel campionato italiano».

    Adesso Rossi sta puntando su Muslera...

    «E’ cresciuto parecchio, sta maturando. Ho parlato col suo preparatore alla Lazio, Adalberto Grigioni, e mi ha confermato i miglioramenti».

    Lo sa che tra i tifosi della Lazio si spera soprattutto in un ritorno di Angelo Peruzzi, magari come dirigente...

    «Il presidente Lotito in passato ha fatto la sua scelta, io la mia. Senza polemiche, sia chiaro. Adesso sono nello staff azzurro e studio a Coverciano da allenatore. Ora come ora è dura, in futuro chissà ...».

    tuttosport
     
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0 replies since 3/3/2009, 16:25   89 views
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