Iaquinta salva l’Italietta:italia-nuova zelanda 4-3

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  1. Concy10
     
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    Nell’amichevole in Sud Africa azzurri tre volte in svantaggio. Disastro Amelia
    Doppiette dello juventino e di Gilardino: neozelandesi battuti. Ma la difesa fa acqua



    NOSTRO INVIATO
    MASSIMO FRANCHI
    PRETORIA. Almeno il risultato. Che nel punteggio ricorda la storica vittoria dell’Azteca sulla Germania Ovest nella semifinale dei Mondiali messicani di 39 anni fa. Dopo essere andata sotto per tre volte contro i carneadi neozelandesi, l’Italia acciuffa la vittoria in rimonta. E lo fa grazie a un fantastico uno-due del bianconero Vincenzo Iaquinta, alla prima doppietta in azzurro. Il test era amichevole e inizialmente c’erano solo due titolari, ma a cinque giorni dal debutto in Confederations Cup, Lippi saprà trarre comunque indicazioni importanti.

    INCUBO L’avvio è da incubo per l’Italia, schierata in maglia bianca perché la nuova casacca azzurro pallido - che si ispira a quella degli Anni ’30 - verrà sfoggiata soltanto nella Confederations Cup per questioni di sponsor. Di conseguenza i neozelandesi, soprannominati
    All Whites nel
    calcio in contrapposizione ai mitici All Blacks del rugby, schierano la tenuta di riserva: nera con la felce d’argento sul petto. E il possente centravanti Shane Smeltz del Gold Coast United si trasforma in una sorta di Jonah Lomu del calcio quando al 13’ svetta di testa su cross di Bertos e insacca imparabilmente umiliando le “belle statuine” Gamberini, Legrottaglie e Palombo. Errore sesquipedale della nostra retroguardia, in primis perché la deviazione è giunta su punizione (fallo di Pepe su Lochhead), a difesa schierata, e poi perché il gol non porta la firma di un cannoniere internazionale tipo Eto’o, ma di un autentico sconosciuto. L’Italia abbozza una reazione più velleitaria che abile con un tiro rimpallato di Quagliarella e una botta da fuori area di Beppe Rossi, ma è incredibilmente la Nuova Zelanda ad andare vicinissima al gol con il temibile Smeltz che approfitta di un’altra dormita del tandem centrale GamberiniLegrottaglie, si libera per il tiro quasi all’altezza del dischetto e conclude di un soffio a lato per la disperazione del ct “oceanico” Riki Herbert.

    SEMPRE SOTTOPassata la paura, i nostri cominciano a carburare. Gattuso e Palombo pressano con l’ausilio della spinta di Santon a destra. E si rivedono le combinazioni sulle fasce. Da manuale la ripartenza che porta al pareggio: palla sulla destra a Pepe che apre subito dalla parte opposta per Quagliarella. Stop a seguire e cross al bacio per la testa di Gilardino che insacca tranquillo. L’equilibrio dura solo 9 minuti. Su angolo del preciso Bertos (ancora azione di palla ferma) è Killen - riserva del Celtic - a svettare più in alto di Amelia. Gravissimo, nella circostanza, l’errore del portiere.

    CAMBI VINCENTI Nella ripresa gli azzurri si presentano con Pirlo al posto di uno spaesato Rossi: 4-3-3 con Pepe e Quagliarella più offensivi sulle ali e il trio Gattuso-Palombo- Pirlo cerniera di centrocampo. Il secondo pari azzurro arriva subito. Lancio di Pirlo per Dossena sulla sinistra, cross millimetrico per Gilardino che - ancora di testa insacca. È destino che la parità debba durare solo 9’: Amelia abbatte in area Killen, giusto rigore trasformato dallo stesso colosso del Celtic. Girandola di cambi: dal nuovo entrato Iaquinta, imbeccato da Pirlo, arriva il terzo pareggio azzurro. Il calabrese si ripete dopo 5’ ribattendo una conclusione di Montolivo. ll sorpasso è compiuto.

    tuttosport
     
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  2. lionhard95
     
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    grande vincenzone
     
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  3. [A]le*7
     
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    Miticooooooooo!!
     
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2 replies since 11/6/2009, 15:10   43 views
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