Ultima spiaggia allontanata, l'Italia batte l'Ucraina 2-1

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  1. Concy10
     
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    Vittoria molto importante, un po’ sfacciata, ma probabilmente decisiva. Tiriamo due volte e due volte segniamo, l’Ucraina e niente più che volenterosa, corre molto e gioca male a calcio, ma soprattutto non ha fortuna. Non meritava di perdere, ha deciso un tocco profondo di Ambrosini per Di Natale, straordinario a sua volta nell’essere in partita le due volte che è stato cercato. È però giusto dire che l’Italia ha subito molto ma non sofferto. Non sapendo giocare negli spazi stretti, l’Ucraina ha girato forsennatamente intorno all’area italiana attraverso cross che sono andati sempre a Cannavaro e Barzagli.
    Ci sono stati molti minuti in cui la pressione è diventata una mischia continua nella nostra area, ma occasioni vere non ce ne sono state, solo una di Shevchenko chiusa da Buffon e nata su un errore nel rinvio. Il risultato è ingiusto nei confronti del loro sforzo, ma a giocare a calcio è stata soltanto l’Italia, sia pure nelle poche volte in cui è capitato. È forse il risultato più importante della gestione Donadoni, un lungo passo avanti verso la qualificazione. Nessuno ha più memoria di sé in questo dopo Mondiale. Anche la Francia è in grande difficoltà. Deciderà Scozia-Italia fra due mesi. La partita di Kiev riconsegna almeno all’Italia la sua vecchia fortuna e dà qualche cenno sul definitivo assetto della squadra. Perrotta è andato male. Può fare il trequartista quando tutta la squadra attacca con fantasia.
    Quando è davanti a una squadra che si difende non ha né il passo né il piede per organizzare l’attacco. Le sue difficoltà sono quelle di tutta una generazione che esce dal velluto di Totti e Del Piero senza aver trovato un sostituto. Molto meglio quando è entrato Aquilani che almeno ha fatto la mezzala vera. Buono Ambrosini, decisivo nel secondo gol, e splendido ancora Pirlo. Ha sbagliato un po’, maha giocato cento palloni e mai uno che sia stato banale. Sarebbe stato indecifrabile Di Natale se non avesse fatto i due gol. Ma li ha fatti e ha deciso la partita. È molto più concreto in nazionale che in campionato, pensa più a se stesso, non spreca velocità per la squadra. E quando scatta fa male e sa concludere.
    Sembra un’Italia fragile, in parte lo è,ma di campioni ce ne sono pochissimi ovunque. Gli Europei arrivano sempre nel cuore di generazioni sfinite, non a caso gli ultimi li ha vinti la Grecia a forza di uno a zero e gol di testa di difensori su calcio d’angolo. Si basano sull' abitudine e la prudenza. Noi abbiamo Buffon, Cannavaro, Pirlo e forse Toni. Con l’organizzazione di base che indubbiamente abbiamo adesso possiamo pensare di giocarceli. Se era l’ultima spiaggia, Donadoni l’ha allontanata. Ha avuto fortuna, ma non è un difetto.
    E comunque la squadra ha retto, è rimasta fredda fino al punto da rovesciare la partita nel momento in cui la stava per perdere. Dà l’impressione l’Italia di essere un laboratorio a cielo aperto, sempre un po’ occasionale, però nel tempo è andata crescendo e adesso ha una sua faticosa armonia. Ora il traguardo è vicino. Gli altri stanno peggio di noi.
    Mario Sconcerti

    Corriere Della Sera
     
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  2. Delpierina10
     
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    Donadoni: "Non ero a termine"

    Il ct: "Ma quale ultima spiaggia"

    ANTONIO BARILLA', INVIATO A KIEV
    Visto che per questa partita si è parlato di ultima spiaggia, e a Donadoni l’espressione non è mai piaciuta, più che sassolini è sabbia quella che il ct si toglie dalle scarpe, continuando a ripetere che non ha vendette da consumare nè rivincite da prendere ma dando la sensazione che sia proprio il contrario. «L’unica spiaggia che mi aspetta è alle Maldive», sbotta quando lo si stuzzica sul futuro, in un girone ancora pieno di insidie perchè c’è il rischio di non qualificarsi per gli Europei persino pareggiando a Glasgow con la Scozia. «Sono discorsi che non mi interessano - ribatte il Dunadun -. Trovo assurdo preoccuparsi adesso di cosa potremo fare contro gli scozzesi quando ci aspetta tra un mese la Georgia». «L’Italia - prosegue il ct - ha fatto quello che volevo, con qualche errore e con situazioni che andavano un po’ corrette: è stata una bella prova di carattere, i ragazzi hanno gestito una situazione difficile contro avversari che nel primo tempo correvano come dannati».
    Gli ucraini gli chiedono di Shevchenko e della fortuna. «La fortuna - risponde - l’hanno avuta anche loro segnando un gol dopo un tiro rimpallato: grandi palle gol non ne ho viste, se non sui calci di punizione di Shevchenko, un giocatore che farebbe comodo a chiunque. Ma io sono soddisfatto di chi ho. Di Natale è stato grande, come gli altri, e Panucci ha dimostrato che a 34 anni le porte della Nazionale restano aperte».

    A proposito di Sheva, nello spogliatoio l’ex milanista spezza una lancia per Donadoni: «So che in Italia ci sono polemiche su di lui ma è un bravo allenatore e sta facendo un grande lavoro. L’Italia è questa, vince le partite che altri non riuscirebbero, e noi avremmo meritato di più. Io comunque sono contento per il mio gol: è sempre una grancosa segnare a Buffon. E’ stato bello ritrovare tanti compagni».

    L’uomo del destino è stato Totò Di Natale. Quattro reti in azzurro, prima doppietta con dedica speciale: «E’ per mia madre che è malata e si trova in ospedale. Sono felicissimo, ho perfino segnato di testa. Impossibile. Ringrazio Del Piero che mi ha stretto la mano dimostrandosi quel grande campione che è. Alex è un ragazzo soltanto da amare, manda sempre messaggi importanti ai giovani che si avvicinano al calcio». Se Di Natale ha risolto la partita, Buffon ha conservato la vittoria con parate decisive: «Siamo duri a morire. E’ assurdo adesso non avere ancora certezze dopo tante prove positive». Felice Panucci al rientro in azzurro: «Mi ha convinto mio padre, è stato lui a cancellare i miei dubbi». Infine Cannavaro: «Ora dobbiamo andare a vincere in Scozia. Donadoni si è sfogato? Lo comprendo».

    Allo stadio applausi forti per Riva, Grosso e Chiellini che hanno visitato in ospedale i bambini ammalati, innocenti che ventuno anni dopo pagano ancora la maledizione nucleare di Chernobil.

    Lastampa.it

    Sono contenta che l'Italia abbia vinto, però è meglio nn commentare Donadoni allenatore... <_<
     
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1 replies since 13/9/2007, 12:36   118 views
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